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RSN



Stazione Sismica RSN ROVRStazione permanente della Rete Sismica Nazionale (ROVR) installata in provincia di Verona (foto di Sara Lovati)Stazione Sismica RSN ROVR
Stazione permanente della Rete Sismica Nazionale (MBAL) installata in provincia di Verona . Dettagli sui sensori: accelometro Episensor (nero) e velocimentro Lennarz da 1s  (foto di Sara Lovati)

La Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’INGV , consta ad oggi di circa 500 stazioni installate sul territorio italiano, tutte con trasmissione in tempo reale dei dati alla Sala Sismica dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV, dove e’ in funzione un servizio h24 di localizzazione e valutazione della magnitudo degli eventi sismici che si verificano in Italia.

 

Le stazioni sismiche sono solitamente composte da un sensore velocimetrico, un sensore accelerometrico ed un digitalizzatore che converte i dati analogici dei sensori in digitali. Questi vengono trasmessi ai vari centri di acquisizione sul territorio nazionale tramite differenti tecnologie quali apparati satellitari, ponti radio, reti internet e tecnologia cellulare LTE-4G.

La RSN è gestita direttamente dal personale delle varie sezioni e sedi dell’INGV e viene arricchita dalle stazioni di varie reti locali italiane ed estere, gestite da enti pubblici o università. L’elenco completo delle stazioni della Rete Sismica Nazionale, gestita dall’INGV, e delle altre reti regionali e locali che contribuiscono al monitoraggio del territorio nazionale è consultabile alla pagina che si trova qui

Dai primi anni ‘80 l'INGV svolge un servizio di monitoraggio continuo, h24 e 7 giorni su 7, per il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile (DPC), fornendo una rapida valutazione e informazione di ogni evento sismico. Tutti i dati sono disponibili sul sito dell’INGV ad una pagina dedicata.
I terremoti che in passato hanno causato gravi danni ci hanno insegnato che un'informazione rapida e precisa è indispensabile affinché possano essere organizzati i primi soccorsi nelle zone colpite. Oggi l’INGV in caso di terremoto è in grado di fornire un’analisi accurata del fenomeno e trasmettere in pochi minuti al DPC la posizione dell’ipocentro, la magnitudo e l’elenco delle località più vicine all’epicentro. Tali informazioni sono fondamentali per ottenere una stima preliminare dei possibili effetti del terremoto al fine di valutare le risorse necessarie per gestire le eventuali emergenze. I recenti sviluppi tecnologici hanno permesso di identificare con precisione anche terremoti di magnitudo piccola e soprattutto di ridurre drasticamente i tempi di elaborazione per la completa fruibilità dell’informazione, sia a scopi di protezione civile, sia a fini di ricerca scientifica. Ad oggi sulla maggior parte del territorio nazionale, nelle zone con elevata densità della rete, è possibile localizzare eventi sismici con magnitudo 2 e addirittura fino ad 1.

Una delle problematiche maggiori per una rete sismica, soprattutto se sviluppata a larga scala, è in generale il riuscire ad integrare due principali esigenze: quella del servizio di monitoraggio e sorveglianza, in particolare in emergenza e quella della ricerca scientifica. Oggi, le stazioni di registrazione hanno l’esigenza primaria di trasmettere i dati in tempo reale ai centri di acquisizione dedicati, ma non devono perdere la loro fondamentale funzione di produzione di dati di elevato interesse scientifico.
Le problematiche legate a questa doppia funzione emergono già nelle fasi di progettazione di una rete sismica e di ricerca dei siti di installazione. In queste fasi si scontrano - ad esempio - esigenze prettamente tecnologiche (es. capacità trasmissiva, alimentazione del sito etc.) e scientifiche di tipo prettamente sismologiche (es. siti con un livello di rumore antropogenico molto ridotto).

La sezione di Milano dell’INGV gestisce direttamente 35 stazioni della RSN installate nel Nord Italia, occupando una porzione di territorio estesa a tutto il bacino padano veneto, dagli avamposti appenninici, a sud, a quelli alpini, a nord. I dati acquisti confluiscono contemporaneamente ai centri di acquisizione dati di Roma e di Milano. In questo contesto la Nostra sezione svolge quindi un’importante funzione di ridondanza nel flusso dei dati e di backup delle forme d’onda acquisite.

La sezione  gestisce il portale web dei dati accelerometrici INGV Strong Motion Data (ISMD ) che ha la funzione di fornire i parametri dello scuotimento sismico pochi minuti dopo l'occorrenza di terremoti italiani che abbiano una magnitudo superiore 3 ed effettuare il controllo automatico della qualità dei dati accelerometrici registrati della rete sismica nazionale.

La RSN è una struttura in continua evoluzione. Cambiano e si perfezionano sia i sistemi di acquisizione che di trasmissione, aumenta il numero di stazioni e si approntano sistemi di backup per garantire sia la ricezione che l’archiviazione dei dati. Oltre al monitoraggio in senso stretto, la RSN è la principale fonte di dati sismometrici ed accelerometrici in Italia, fondamentali per la ricerca scientifica nel settore sismologico. Per questo lo sviluppo della rete viene progettato tenendo in considerazione sia esigenze strettamente tecnologiche che obiettivi legati ad aspetti scientifici, cercando di integrare strumentazione multidisciplinare al fine di rendere i dati registrati ad ogni postazione sempre più multiparametrici.